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“Il calcio italiano ha bisogno di una riforma di sistema che non si può più evitare: ci stiamo battendo affinché ci sia questa riforma che possa dare sollievo al mondo del calcio”. Lo ha dichiarato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, nonché vicepresidente vicario della Figc, Cosimo Sibilia, ai microfoni di ‘Zona Cesarini’ su Rai Radio 1. “Il calcio professionistico ha 100 società e sono molte, dobbiamo discutere sul ruolo che svolge il calcio professionistico – ha aggiunto il numero uno della Lnd – Per la Lega Dilettanti dobbiamo cercare di ridurre al minimo queste perdite. Ci aspettiamo una vicinanza concreta da parte delle autorità governative: il calcio italiano ha bisogno di una riforma e deve avvenire nel più breve tempo possibile”. Oggi è andato in scena il Consiglio Federale nel quale sono state prese decisioni importanti: “Era una giornata difficile per quanto riguarda l’intero mondo del calcio: abbiamo portato a ratifica una decisione che avevamo preso nella nostro direttivo ovvero la promozione delle prime nove squadre dei rispettivi gironi e la retrocessione delle ultime quattro di ogni girone che retrocedono in Eccellenza. Siamo moderatamente tranquilli per il lavoro che è stato fatto. Speriamo che al più presto si possa ripartire per dare forza al nostro movimento del calcio di base”, ha affermato Sibilia. Quello della ripartenza del calcio italiano è un “fatto assolutamente positivo perché insieme al calcio riparte il paese. Mi rendo conto che giocare senza pubblico è come assistere ad uno spettacolo monco: ma riaprendo cinema e teatri potremmo pensare di portare, in uno stadio che contiene 70 mila persone, poche migliaia di persone. Sempre con la sicurezza dal punto di vista sanitario”, ha concluso Sibilia in merito agli stadi a porte chiuse.
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