Calcio

Liverpool, Alisson: “Nessuno chiede il punto di vista dei giocatori, troppe partite”

Alisson Becker
Alisson Becker - Foto Liam McAvoy/IPA

Allisson Becker parla ai microfoni della conferenza stampa alla vigilia della partita tra Milan e Liverpool, valida per la Champions League. I Reds vengono dalla sconfitta con il Nottingham Forest: “Domani avremo una bella possibilità per dare prova di far vedere di che pasta siamo fatti. Nell’ultima partita siamo stati molto lontani rispetto a ciò che siamo. Lo sport cambia dall’oggi al domani dobbiamo concentrarci su quello dobbiamo fare domani”. Domani si gioca a Milano: “Sempre un piacere tornare in Italia, vengo anche durante le vacanze. Domani sarà una partita molto difficile per noi: c’è una grandissima squadra davanti, una gara storica e sappiamo che hanno fatto due grandissime finali. Per noi è un piacere avere l’opportunità di giocare una partita come questa. Siamo pronti per lottare“. Un confronto tra porte: Maignan è un grandissimo portiere. Sta facendo benissimo da quattro o cinque anni. Gioca bene anche con la Francia. Sostituire un grandissimo come Lloris non è facile e lui sta facendo benissimo. Ha molta fisicità, velocità, tecnica pulita: un bravissimo portiere. Tra i dieci migliori al mondo. La qualità dei portieri è cresciuta tanto”.

Il nuovo format non entusiasma il portiere: “Per i tifosi è stupendo, più partite e partite fra le big. Per noi è molto positivo, poter giocare contro le migliori squadre all’interno del girone unico. Bello aggiungere le partite al calendario anche se era già duro di per sé, infatti scherzavo (ride, ndr). Nessuno chiede ai giocatori qualcosa, per esempio l’aggiunta di nuove partite: il nostro punto di vista non conta. Siamo tutti molto stanchi e provati. Vittoria? Vedremo, abbiamo cambiato molto negli ultimi anni. Non vedevamo l’ora di tornare in Champions“. Sulla presenza di Chiesa in squadra: “Non c’è bisogno di presentare Chiesa. Ha dimostrato la sua qualità. Ha anche avuto infortuni e momenti non tanto belli però il modo con cui è arrivato mi ha fatto piacere: con un sorriso grandissimo e c’è tanto entusiasmo per lui. La sua qualità la dimostra ogni giorno: siamo fortunati“. Sugli avversari “Ci ha colpito la qualità della squadra, anche se i risultati non hanno portato fiducia. I giocatori con qualità ci sono e sappiamo che domani è una partita di Champions: c’è la motivazione e tutto può essere diverso rispetto a quello che abbiamo studiato e guardato. Siamo concentrati“. Infine, sul numero di partite da giocare: “La risposta non spetta solo a me: non devo essere io se il numero di partite giusto è 40, 50, 60… Dovremo sederci e decidere a livello di Uefa, campionati nazionali, media, tifosi. Una cosa ragionevole sarebbe che tutte le parti responsabili del calendario dovrebbero riunirsi e ascoltare le altre parti, anche e soprattutto i giocatori. Molti hanno già parlato e dobbiamo solo essere ascoltati: vogliamo trovare un confronto. Voglio dare tutto per questa squadra ma c’è bisogno di una vera soluzione per il bene del calcio e dei giocatori”.

 

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