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Marcello Lippi è intervenuto in occasione dell’incontro “Leadership, sport e valori di gruppo” presso l’Università degli Studi di Roma – Unint. L’ex allenatore di calcio, celebre per la vittoria dei Mondiali 2006 con l’Italia, ha iniziato raccontando un retroscena inedito: “La mattina della semifinale con la Germania ci stavamo riscaldando quando vidi alcuni lampi di luce venire da una pinetina lì vicino. Pensai che qualche fotografo si fosse appostato per spiarci, dunque dissi ai ragazzi di fingere di giocare, mettersi in fila e tirarsi giù i pantaloni. Lo fecero e tutti ci divertimmo, ma alla fine non uscì nessuna foto perché non c’erano fotografi. Ciò dimostra quanta serenità e affiatamento stesse vivendo il gruppo. Se non c’è armonia in squadra non bastano le capacità tecniche“. Lippi ha poi proseguito: “L’allenatore più bravo è quello che riesce a creare il gruppo e non quello che è più competente. Fondamentale entrare nella testa dei calciatori e convincerli a mettere le loro capacità a disposizione della squadra. Bisogna collaborare altrimenti la bravura dei singoli è inutile“.
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