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Proseguono le indagini sulla morte di Diego Armando Maradona. Ricardo Almiron, l’infermiere notturno della leggenda, ha negato di aver abbandonato il suo paziente a una lenta agonia, sostenendo che gli era “stato ordinato di non svegliarlo”. “I suoi superiori gli hanno detto di non disturbare il paziente. Il mio assistito ha avuto la saggezza di svolgere il suo compito (di monitoraggio) senza che il paziente si sentisse sopraffatto“, ha dichiarato l’avvocato Franco Chiarelli all’uscita dall’interrogatorio nella procura di San Isidro, durato oltre sette ore. Secondo l’avvocato, il suo assistito “ha notato alcuni segnali di allarme”, che ha trasmesso, ma che potevano interpretare solo “i professionisti che avevano una visione globale della situazione”.
Almiron è sospettato di aver mentito: lo scenario di un Maradona che dormiva e respirava normalmente poche ore prima della morte è stata smentita dall’autopsia. Altri sei membri dell’equipe medica di Diego Maradona, tra cui il suo medico personale e psichiatra, saranno ascoltati dalla procura argentina nell’ambito di un’inchiesta per “omicidio colposo con aggravanti” aperta dalla procura di San Isidro.
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