L’associazione delle Leghe europee e il sindacato dei calciatori (Fifpro Europe) presentano un reclamo alla Commissione Ue contro la Fifa per abuso di potere nell’imposizione del calendario delle partite internazionali 2025-2026. Il riferimento è in particolare al Mondiale per club 2025 e al Mondiale 2026. “Il calendario internazionale di calcio, eccessivamente saturato, mette a rischio la sicurezza e la salute dei giocatori, e minaccia la sostenibilità economica e sociale di importanti competizioni nazionali apprezzate per generazioni dai tifosi in Europa e nel mondo. La Fifa deve esercitare le sue funzioni regolamentari in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato. Le regole e la condotta della Fifa sono ben al di sotto di ciò che è richiesto dalla legge dell’Ue e danneggiano gli interessi economici delle leghe nazionali e la salute e la sicurezza dei giocatori nel calcio europeo”, il contenuto del reclamo.
Presente a Bruxelles il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) Umberto Calcagno, che ha parlato in conferenza stampa dopo il reclamo: “Questa è una grande opportunità per manifestare per la prima volta il nostro dissenso verso una situazione che anche i calciatori che giocano in Italia percepiscono come una grande stortura. Abbiamo la sensazione che il calcio stia iniziando a divorare se stesso. “Oggi si pretende che i top player, che giocano ad una velocità che è superiore del 50% rispetto a soltanto dieci anni fa giochino sempre più partite”. Ha commentato anche l’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo: “La Serie A, come gli altri campionati europei, negli ultimi 20 anni non ha aumentato il numero di partite. Al contrario, FIFA e UEFA, ciclo dopo ciclo, hanno incrementato costantemente le dimensioni delle loro competizioni sia per i Club che per le squadre nazionali e ora abbiamo raggiunto un punto di saturazione nel calendario. Il problema del sovraccarico del calendario non è causato dalle competizioni delle Leghe, ma dalla FIFA, con il suo nuovo formato e la durata dei tornei, e dalla UEFA con la Nations League e le nuove competizioni UEFA per club”.