“Da parte mia ci sarà forte attenzione ad un approccio molto più pragmatico, rispetto al passato, nella gestione futura della Lega”. Con queste parole Marcel Vulpis, candidato alla presidenza della Lega Pro, ha spiegato il suo programma in vista dell’Assemblea Elettiva di giovedì 9 febbraio al Salone d’Onore del Coni. “Il ‘mantra’ del prossimo biennio è recuperare risorse, andando a fare un’attenta analisi dei costi non prioritari, per non dire superflui – sottolinea all’Italpress – Nei primi 100 giorni lavoreremo per tagliare tutto ciò che non è prioritario e razionalizzeremo, nel contempo, tutto il resto, puntando su un’organizzazione aziendale incentrata sullo sviluppo di nuovi ricavi da destinare esclusivamente ai club”.
Sui diritti tv: “Ci sono varie ipotesi da discutere a partire dal prossimo consiglio direttivo. Una può essere, come è successo nel passato, l’ipotesi dell’esclusiva da parte di un operatore, come è attualmente, così come potrebbe esserci l’idea alternativa di una co-esclusiva: in questo momento è importante entrare in contatto con il maggior numero di operatori. E poi c’è da potenziare l’area internazionale: oggi, oltre ai broadcaster italiani, abbiamo ‘196 Sports’, molto focalizzato sul mercato nordamericano (oltre alle opportunità offerte dalla piattaforma Eleven Sports), ma, da qui alla scadenza del mandato, ci deve essere un’accelerazione fortissima per espanderci all’estero. Dobbiamo assolutamente internazionalizzare il prodotto Serie C, così come stanno già facendo Serie A e B. Abbiamo iniziato a mettere una prima ‘pietra miliare’ con l’accordo ufficializzato con OneFootball, piattaforma mondiale dedicata al calcio molto legata al tema dei giovani: l’operazione di Berlino è solo l’inizio di un percorso di internazionalizzazione dei brand, sia della Lega che dei club”.
“In questa nuova Lega c’è bisogno di maggiore condivisione, così come nascerà una commissione tecnica per valutare quale potrebbe essere la proposta migliore per l’inserimento di ulteriori seconde squadre. Allo stesso tempo, penso debba nascere una commissione, con rappresentanti di tutti e tre i gironi, su un’idea di riforma del campionato. Sempre, però, dal basso verso l’alto, non il contrario. La bravura del futuro presidente, così come del nuovo consiglio direttivo, sarà sempre trovare la sintesi rispetto alle istanze presentate. Se non partiamo dal dialogo – conclude Vulpis – non arriveremo mai alla riforma che tutti si aspettano da anni”.