Dopo l’eliminazione del suo Taranto dai playoff di Serie C per mano del Vicenza finalista, il tecnico Eziolino Capuano torna a parlare della stagione appena passata a TuttoPotenza: “Io vivo per queste cose, mi sono sempre sentito uomo del popolo sono uno che vive di emozioni e commozioni, per me il calcio è un motivo trainante anche nella vita, nell’educazione, in tante situazioni. Per me il calcio non è l’essenza del risultato che si compie la domenica, io dico sempre ai miei calciatori che il voler vincere è un desiderio di tutti, sapersi preparare è un privilegio di pochi, è quello che deve essere il nostro obiettivo”, dichiara l’allenatore tirando le somme.
Dopodiché, come suo solito, l’intervista prende una piega diversa con una dichiarazione si carica di significato, ma che strappa un sorriso: “Ho visto tanti giovani allenatori ai quali auguro una carriera molto più importante della mia. Essere sempre se stessi, fare con la propria testa e lottare sempre per il popolo perché un allenatore rappresenta un popolo, che vive il risultato della propria squadra in funzione di tutta la settimana, quindi noi abbiamo un dovere, abbiamo delle situazioni importantissime, ho sempre detto: l’allenatore è come un prete, lo devi avere dentro, è come avere una vocazione perché rappresenti un popolo”.