A causa dell’emergenza Coronavirus, la Serie C sta vivendo un periodo piuttosto complicato, soprattutto a causa dell’assenza di incassi per le squadre, che non possono più contare sugli sponsor né sui proventi del botteghino. Nella giornata di sabato 18 aprile si è quindi riunito il Consiglio direttivo di categoria, il quale sarebbe giunto alla conclusione che fermare il campionato sia l’unica strada percorribile.
A parlare è stato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: “Il clima di sofferenza è spaventoso. Dal 21 febbraio la serie C è ferma, per una scelta che costa tantissimo, e la situazione economica continua ad aggravarsi. In serie C abbiamo una fascia ampia, che inizia a Novara e termina a Bergamo, attraversando Alessandria, Crema, Piacenza, Salò, in cui è veramente difficile parlare di calcio in questo momento. Tutti vogliono tornare a giocare ma dobbiamo essere realisti e metterli nelle condizioni, sanitarie ed economiche di poterlo fare. Abbiamo bisogno della cassa integrazione, del credito d’imposta, del fondo salva calcio, dello spostamento dei canoni tasse e contributi, altrimenti non reggiamo. Rischiamo il default”.
Allo scopo di evitare il fallimento, l’assemblea di Lega Pro dovrà quindi valutare se approvare o meno la promozione in Serie B dei tre club primi in classifica (Monza, Vicenza e Reggina) più una quarta squadra sorteggiata (con una procedura analoga a quella dei playoff) e il blocco delle retrocessioni dalla Serie C. Infine, blocco dei ripescaggi in Serie C con conseguente blocco dei ripescaggi in Serie B.