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“Il presidente del Potenza, Salvatore Caiata, ha avanzato un’idea progettuale che sostenga il progetto sportivo positivo che ha portato il Potenza calcio ai vertici della Serie C. Lo ha fatto accollandosi oneri rilevanti, in un campionato ove non ci sono ritorni e profitti. Oggi, con lungimiranza, chiede di poter costruire la casa dove giocare e rendere compatibile la tenuta del progetto tecnico-sportivo con la sostenibilità economica del club, prevedendo ritorni dalla costruzione dello stadio”. Sono queste le parole di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, in relazione al progetto del presidente dei lucani.
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Un progetto che tuttavia, come spesso accade in Italia, è stato visto ambiguamente: “In quest’Italia bellissima e contraddittoria la prima risposta a un progetto imprenditoriale nel calcio è l’arma del sospetto, dell’alzare barriere: ma perché? Il calcio italiano è situato nella retroguardia rispetto agli altri Paesi europei, abbiamo stadi obsoleti, siamo bloccati da anni tra impossibilità di intervento dei Comuni e gli impedimenti ai privati che vorrebbero fare. Ma perché un imprenditore privato dovrebbe non pensare a interventi di natura commerciale per realizzare profitti che (non si dimentichi portano lavoro e occupazione) sostengano le attività sportive? Sarebbe opportuno prendere in attenta e veloce considerazione il progetto presentato dal presidente Caiata”. Il numero uno della Serie C ha infine concluso: “Si approfondisca nel merito, si valutino le compatibilità , ma sarebbe delittuoso appassionarsi a un dibattito fallimentare che nega sviluppo al progetto di crescita del Potenza calcio. Se non ci doteremo di stadi nuovi, di case accoglienti, il calcio in Italia e a Potenza non ha futuro“.
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