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“Tornare a giocare? Secondo me la nostra categoria è molto a rischio in questo momento. La Serie C non ha gli introiti della Serie A, è capitanata da 60 persone che mettono dei soldi di tasca propria. Non hanno niente di più e in questo momento per far sì che si giochi le richieste sono molto difficili, molto onerose e la vedo molto difficile”. Questo il pensiero di Cristian Brocchi, attuale allenatore del Monza, sulla possibilità che la Lega Pro possa tornare a giocare e finire la stagione attualmente sospesa per via della pandemia. “L’unica speranza è quella che tutto vada per il meglio – ha proseguito l’ex giocatore e allenatore rossonero ai microfoni di Sky Sport 24 – ma non per noi della Serie C ma per tutti noi italiani e che si possa tornare a giocare. Poi ci sono le persone che valutano, che vedono quella che è la gravità . Sicuramente il calcio però può fare da traino per la nostra nazione, perchè regala emozioni e passione“.
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“Ibrahimovic al Monza? È vero: Galliani ci ha provato, ci ha parlato. In questo momento ovviamente non se ne può più parlare però, siamo lontani anni luce dal poter pensare di prenderlo con tutti i problemi che ci sono”. Lo ha dichiarato l’allenatore del Monza, Cristian Brocchi, sulla possibilità che Zlatan Ibrahimovic possa giocare nella squadra brianzola. Brocchi, prima della sospensione per via della pandemia, stava portando il Monza in Serie B con un campionato letteralmente dominato. Una vocazione, quella della panchina, partita da lontano: “Ho capito di voler fare l’allenatore dopo 4-5 mesi che ho allenato gli allievi del Milan – ha confessato Brocchi a Sky Sport 24 – Da ogni allenatore ho imparato qualcosa: da qualcuno ho imparato cosa fare, da qualcuno ho imparato cosa non fare. A livello gestionale del gruppo mi vedo nelle modalità di Ancelotti e Reja, a livello tattico quello che mi ha insegnato più di tutto penso che il migliore sia stato Cesare Prandelli. In Cina ho imparato anche tanto da Fabio Capello, ma dopo alla fine devi essere se stesso, non mi piace scimmiottare altri”. Nel finale della stagione 2015/2016 Brocchi ebbe la grande chance sulla panchina del Milan: “La squadra veniva da un momento di difficoltà . Però il presidente aveva preso questa decisione e non potevo dire di no, è stata una emozione comunque grande. Non è arrivata presto ma non è arrivata nel momento giusto. Simone Inzaghi alla Lazio, per esempio, aveva un clima diverso, un aiuto diverso e alla fin guardate cosa sta facendo. Ma sono ripartito con grandissima umiltà e adesso faccio il mio percorso senza alcun tipo di problema ma con grande voglia di tornare ad alti livelli“, ha concluso.
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