Termina in parità col punteggio di 2-2 la sfida al San Filippo tra Messina e Potenza. Beffati i padroni di casa all’ultimo dal gol di Verrengia dopo essere rimasti in dieci a causa dell’espulsione del capitano Manetta. Gli ospiti erano passati in vantaggio con la rete di Caturano, per poi subire la rimonta firmata dalla doppietta di Anatriello.
Primo tempo molto vivace al San Filippo, entrambe le squadre sono volenterose di iniziare bene la propria stagione e lottano sin da subito per sbloccare il match. Nel primo quarto d’ora è il Potenza a farsi avanti con il bomber Caturano che in più occasioni prova a fare male alla difesa siciliana. Attorno al 20′ arriva la risposta del Messina, con un doppio squillo firmato Pedicillo e Frisenna che fa tremare i tifosi del Potenza, i quali si aggrappano ai prodigi del portiere Cucchietti. Al 29′ però arriva il vantaggio degli ospiti e la firma è sempre quella di Caturano, che insacca di testa alle spalle di Curtosi lo splendido assiste di Felippe. Il Messina a quel punto si riversa nella metà campo avversaria, mettendo in difficoltà la loro difesa, allo stesso tempo però si scopre parecchio e rischia sul doppio tentativo di D’Auria.
Nel secondo tempo tante le emozioni, con il Messina che in soli cinque minuti ribalta il risultato grazie all’asse Pedicillo-Anatriello. Sul gol del pareggio è bravo il calciatore in prestito dallo Spezia a crederci e servire in mezzo la punta del Messina che insacca a porta vuota, mentre sul raddoppio è scaltro il numero 9 a liberarsi dalle marcature e colpire di testa sul cross del compagno. L’attaccante del Messina trova anche la tripletta ma viene annullata per l’offside del compagno di squadra Frisenna. Il Potenza prova a ricompattarsi ma fa fatica e colpisce solo in contropiede, con Vilardi parecchio ispirato che tenta più volte il dribbling. Bisogna aspettare il recupero per trovare i colpi di scena: il capitano del Messina, Manetta, già ammonito, è costretto al fallo su Vilardi e riceve il secondo giallo, lasciando i compagni in dieci. Sulla punizione, la più classica delle beffe: ultimo minuto di recupero e gol su palla inattiva, con il colpo di testa di Verrengia che riporta in parità il match.