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Il Tar del Lazio ha confermato la decisione con la quale il Collegio di Garanzia dello Sport ha respinto il ricorso proposto dall’Associazione Calcio Robur Siena 1904 Spa contro il mancato rilascio della Licenza Nazionale per la partecipazione al Campionato di Serie C 2023/2024. Per il Tar il provvedimento dipende dal fatto che la società non ha assolto entro il termine perentorio del 20 giugno i seguenti adempimenti: deposito della garanzia dell’importo di 350.000 euro; deposito dell’autocertificazione di pagamento dei debiti nei confronti di Figc, Leghe e società affiliate; mancata prova dei versamenti Irpef sugli emolumenti dovuti ai tesserati per la mensilità ottobre 2021 e per il periodo gennaio-aprile 2023; ritardo nel pagamento delle ritenute Irpef sugli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti e collaboratori per le mensilità novembre 2021-agosto 2022; mancato versamento dei contributi Inps sugli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti e collaboratori per il periodo gennaio 2022-maggio 2023; mancato pagamento in favore di un tesserato della rata relativa all’accordo di incentivo all’esodo in scadenza nel mese di maggio 2023; mancato pagamento degli emolumenti dovuti per il periodo luglio 2022-maggio 2023 al Medico Responsabile Sanitario, Delegato per la gestione dell’evento, Responsabile Finanza Amministrazione e Controllo, Responsabile Marketing/Commerciale e Responsabile Ufficio Stampa. Secondo i giudici “il ricorso è infondato già solo per il mancato deposito della polizza fideiussoria, mancanza giustificata dal Siena con la circostanza che si sarebbe trattato di un inadempimento non imputabile”; ed “essendo un dato oggettivo incontestato che il Siena ha omesso il deposito della garanzia, così violando il Manuale delle Licenze”, il ricorso è stato rigettato.
Su un ricorso proposto dal Foggia, invece, il TAR del Lazio ha sospeso il giudizio, in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sulla richiesta di revoca della sentenza con la quale è stata sancita la legittimità del provvedimento di ammissione del Lecco al campionato di Serie B per la stagione sportiva 2023/2024. I giudici “considerato che tra il ricorso presentato dal Calcio Foggia 1920 Srl dinanzi alla V Sezione del Consiglio di Stato, per la revocazione della sentenza n. 8075/2023 del 30 agosto 2023, e il presente giudizio sussiste un evidente rapporto di pregiudizialità ” hanno quindi rilevato che “in vista della ripresa del processo, il ricorso del Foggia non risulta sia stato notificato all’Amministrazione che ha emanato l’atto impugnato” ritenendo sussistenti i presupposti per procedere alla sospensione del processo
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