Il Miur (Ministero Istruzione, Università e Ricerca) ha presentato un progetto in collaborazione con Lega Pro. L’obiettivo è dimostrare che gli studi possono collimare con l’attività agonistica. Il volere inoltre è quello di sostenere il diritto allo studio e alla formazione post carriera calcistica con azioni mirate alla lotta della dispersione scolastica.
Il segratrio Lega Pro, Francesco Ghirelli ha spiegato le finalità del progetto: “Vogliamo mettere a disposizione degli studenti-atleti strumenti utili per superare le difficoltà che si possono incontrare nel frequentare regolarmente lezioni ed allenamenti. E’ un’ iniziativa che si pone un secondo scopo: supportare le scuole e i club nel tutelare il diritto allo studio per coloro che praticano un’attività agonistica di alto livello. Siamo soddisfatti dei risultati positivi che sta raccogliendo il percorso condiviso con il Miur e gli stessi club”.
Alle parole di Ghirelli si è aggiunto Gabriele Toccafondi, Sottosegretario all’Istruzione: ” Vogliamo offrire la possibilità agli studenti-atleti di portare avanti una carriera da professionisti e, allo stesso tempo, eliminare l’alto tasso di dispersione scolastica che colpisce le studentesse e gli studenti che praticano sport ad alto livello”.
Nel corso dell’incontro è stato dato spazio alle testimonianze degli atleti-studenti presenti. Alessio Scatolini, classe 2000 (Alessandria Calcio), Alberto Lischi, classe 1999 (Livorno Calcio) e Gabriele Piccinini, classe 2001 (Reggiana Calcio). sono intervenuti
Alessio Scatolini, portiere della Berretti dell’Alessandria, ha parlato della sua esperienza: “Abito a Genova, ma mi alleno ad Alessandria . Nella mia scuola hanno sostenuto questo progetto che mi ha permesso di andare avanti con gli studi. Ho potuto realizzare due mie sogni: il calcio e lo studio”.
Alberto Lischi, del Livorno, ha dichiarato: “Grazie a chi ha ideato questa opportunità ed in particolare alla mia tutor, che mi ha permesso di continuare a studiare. Questo progetto costituisce una rivoluzione ed offre più occasioni di crescita: in particolare, ho potuto svolgere l’alternanza scuola-lavoro. Il progetto è un punto di partenza per il calcio italiano, deve essere sviluppato ed è una bella cosa di cui vantarsi”.
Gabriele Piccinini, Under 17 della Reggiana, ha concluso : “Sono andato in Sudafrica tramite i progetti che il mio club ha realizzato con l’alternanza scuola-lavoro, ed è stata un’esperienza formativa. Un grazie va alla scuola, ma anche alla società e a chi ha realizzato questo progetto che ci dà modo di esprimerci in più settori”.