Il Consiglio Direttivo della Lega Pro sta provando ad affrontare la situazione determinatasi con la crisi energetica. Le ripercussioni economico-finanziarie sui club sono pesanti, sia per la gestione degli stadi, ma ancor di più per i Centri Sportivi dove si svolgono le attività quotidiane delle squadre. I costi si sono rivelati esorbitanti nell’ultimo periodo, fino a mettere in discussione il proseguimento delle attività. Nella sede della Lega si sta provando ad attuare un piano di risparmio provando ad utilizzare l’energia derivante dalle fonti “rinnovabili”, è in gioco un progetto per dotarsi di impianti fotovoltaici, nel rispetto tutte le normative previste dal ministero dei beni culturali.
“Il Consiglio Direttivo ha predisposto l’attuazione del progetto di cambio degli orari sulla base di una giusta interrelazione tra risparmio dei costi dell’energia e incremento auspicabile degli spettatori allo stadio. A tal fine si è deciso di avviare una fase sperimentale per verificare come si possano governare questi due fattori: riduzione dei costi e affluenza dei tifosi. Già in queste giornate di campionato alcuni club hanno chiesto, e sono state accolte le loro istanze, di giocare alle ore 12.30 della domenica (non al sabato, giornata lavorativa). In definitiva si stabilisce che i club che disputeranno le gare in casa avranno la facoltà di anticipare la gara medesima alle 12.30. Già da tempo alle ore 20.30 non si gioca, a meno che il club abbia contezza di una presenza straordinaria di pubblico alla partita. Nelle scelte, i tifosi vanno sempre collocati al primo posto. Si auspica che i club che disputano le gare in casa, scelgano di sperimentare l’orario domenicale delle 12.30, affinché, al termine, si abbiano dati concreti su cui basare le future scelte”, si legge in una nota ufficiale.
Il Consiglio Direttivo inoltre è impegnato a promuovere progetti di trasformazione degli stadi, con l’introduzione di misure di efficientemente energetico. Inoltre si chiede all’Anci ed ai Comuni di dar vita a tavoli di lavoro comuni per coordinare gli interventi.