“Al momento i medici non ci danno chance di ripresa”. Queste le parole del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Il numero 1 dei club di Serie C ha dichiarato che non c’è alcuna possibilità di riprendere allenamenti o il campionato: “I miei presidenti con i 60 medici che ho riunito in call conference, mi dicono che non c’è nessuna possibilità perché non siamo in grado di attuare il protocollo. Tutto si può attenuare spostando in avanti il rientro, di modo che ci siano progressi scientifici, il virus diminuisca di intensità e si ammortizzino i costi. Vedo impossibile la ripresa nel giro di qualche settimana. Se me lo chiedessero direi di voler cominciare ‘ieri’, la volontà c’è, ma realmente per responsabilità devo aspettare le autorità“. Ghirelli sottolinea che tutto dipenderà dal Consiglio Federale: “Il dominus della situazione per decidere per quanto riguarda il campionato è il Consiglio Federale, nessuno di noi pensa di arrogarsi un diritto che non ha. La Lega Pro fa un percorso interno in modo di arrivare al Consiglio Federale con un’ottica generale. Chiunque possa immaginare uno scenario diverso, non esiste, perché c’è uno statuto. O termina il campionato oppure dobbiamo avere due punti di riferimento: le norme federali, perché se non si fa perno su quelle, tutte le nostre decisioni possono essere inficiate. Se non si finisce il campionato, qualunque soluzione difficilmente otterrà una maggioranza unanime, sebbene ci proverò, non sono un mago né un’illusionista. L’obiettivo è quello di cercare di creare meno problemi”.
Per quanto riguarda la lettera che tanto aveva fatto discutere, il presidente della Lega Pro non ha nascosto il suo disappunto: “Quello scienziato che l’ha pubblicata ha fatto sembrare che avessimo già deciso, ma il potere sta all’assemblea di Lega. E’ una proposta che verrà consegnata come le altre al Consiglio Federale che deciderà. Se trovo chi è stato lo denuncio per i danni che ha creato”. Inoltre, Ghirelli è ben conscio del fatto che la pandemia che stiamo vivendo determinerà un forte cambiamento nel mondo del calcio: “Abbiamo bisogno di alcuni atti dal Governo e alcune riforme le dobbiamo fare noi. Abbiamo chiesto la cassa integrazione che è un sospiro di sollievo per club e giocatori. Stiamo lavorando in Figc su tavoli istituzionali per quanto riguarda le iscrizioni al campionato di modo da non danneggiare ulteriormente le società. Abbiamo proposto di far noi da garanzia senza che le nostre società paghino un euro e senza che perdano un giorno nella scadenza dei contributi. C’è inoltre bisogno di un ulteriore elemento di selezione: la Lega è autorizzata a prelevare i contributi di chi non paga e non rispetta le scadenze”.