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L’incontro fra Rieti e Reggina valevole per la Serie C 2019/2020 non si è disputato, a causa di un’irregolarità nella distinta dei reatini, rei di possedere un allenatore, Lorenzo Pezzotti senza il tesserino per allenare nel professionismo. Il match è stato assegnato a tavolino alla compagine calabrese, evitando dunque l’ennesima farsa della terza serie italiana. Il numero uno della Figc Gabriele Gravina si è soffermato su quanto successo a Rieti, affermando dure constatazioni e chiarendo la situazione nel complesso.
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Il presidente della Federcalcio ha così esordito: “Nel dover constatare purtroppo che a Rieti sono venute meno le condizioni per portare avanti un progetto serio nel calcio professionistico, la mancata disputa della gara Rieti-Reggina conferma come le norme che abbiamo introdotto meno di sei mesi fa hanno impedito il verificarsi di una farsa e che si falsasse il campionato: non si scherza più, basta prese in giro“.
Gravina ha peraltro così continuato e successivamente concluso il suo discorso: “Lo avevamo promesso a tutti i protagonisti del nostro mondo, primi su tutti i tifosi: gli sciacalli non hanno diritto di cittadinanza nel calcio italiano. A seguito dei fatti incresciosi avvenuti nella scorsa stagione agonistica, il Consiglio Federale della Figc ha modificato le norme per impedire che si verificassero più casi come Cuneo-Pro Piacenza. Il pacchetto di provvedimenti adottato in due riunioni successive ad inizio 2019 non consentono più ad una società di scendere in campo senza l’allenatore titolato a farlo e se si manifestano evidenti carenze organizzative e gestionali. A queste si aggiungono, con l’obiettivo di preservare la competizione sportiva, l’esclusione dal campionato alla mancata disputa di due gare ufficiali invece delle quattro precedenti”.
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