
Monitor Var - Foto Mattia Radoni / IPA Sport / IPA
Un mini-Var. Con meno telecamere, e quindi meno costi, ma anche senza arbitri al monitor: in pratica sarebbero le squadre e il direttore di gara a decidere (con limitazioni) quando usarlo. Si chiama Football Video Support ed è il sistema che la FIGC vorrebbe introdurre in Serie C e in Serie A femminile, due campionati che non hanno ancora conosciuto (se non nei playoff e nei playout nel caso della ‘C’) la tecnologia in campo. Lo ha reso noto la stessa Federcalcio, che informa di aver chiesto alla Fifa e alla Ifab di includere C e femminile (oltre alla ‘D’ in futuro) nella sperimentazione dell’FVS. “Il desiderio di rendere il calcio sempre più moderno e attrattivo per un maggior numero di persone oltre al successo dei test portati avanti nel futsal grazie alla disponibilità dell’AIA e della Divisione Calcio a 5 – le parole di Gravina – ci hanno convinti ad ampliare il campo d’applicazione di uno strumento tecnologico di grande aiuto agli arbitri nelle competizioni dove l’investimento economico del VAR non è sostenibile”.
COME FUNZIONA
Come detto il protocollo non prevede altri arbitri oltre a quello di campo. Ad affiancare l’arbitro al monitor (posizionato a bordo campo) ci sarebbe solamente un operatore video. Cioè un tecnico, estraneo al mondo del fischietto. La FVS permette al direttore di gara, anche su richiesta delle due squadre, di rivedere una determinata azione con l’ausilio del replay quando c’è la copertura televisiva (da una a quattro telecamere) e in determinati casi specifici, precisa la FIGC. L’uso può essere richiesto dall’arbitro, ma anche dalle squadre, con un limite di due volte a partita. Se la revisione porta alla modifica della decisione di campo, la richiesta non sarà conteggiata. Una novità che potrebbe fare quindi da apripista anche al ‘Var a chiamata’, possibilità da tempo chiesta a gran voce da alcuni addetti ai lavori, sulla quale il numero 1 Aia, Antonio Zappi si è espresso favorevolmente.
Non finisce qui. Gli episodi soggetti a revisione possono essere quelli relativi alla segnatura o meno di una rete, l’assegnazione o meno di un calcio di rigore, un’espulsione diretta o eventuali scambi d’identità. Insomma, come il Var. Per un cambio di decisione l’arbitro al monitor deve constatare un ‘chiaro ed evidente errore’ o un ‘grave episodio non visto’.
VAR CONFERMATO AI PLAYOFF E PLAYOUT DI SERIE C
Il FVS rappresenterebbe uno sforzo in più per la Serie C nel corso della sua stagione regolare. Ma nella post season, per il secondo anno consecutivo, ci sarà il VAR. Addetti al monitor per la fase playoff e playout in programma a maggio e giugno, ma anche per la doppia sfida finale della Coppa Italia in calendario il 25 marzo e l’8 aprile con Giana Erminio e Rimini in campo. Le prove generali per una possibile nuova rivoluzione in Italia.