Il Padova piega il Catania nell’andata della finale di Coppa Italia Serie C. All’Euganeo termina 2-1 con i gol di Palombi e Crisetig nel primo tempo dominato dai veneti e di Monaco per i siciliani che la riaprono e potranno provare a ribaltare tutto al ritorno. All’intervallo da segnalare i vergognosi scontri tra le due tifoserie, innescati dagli etnei che sfondano le barriere, invadono il campo e cercano il contatto con gli ultras euganei, costringendo la Polizia a fare irruzione per riportare la calma.
Dopo un minuto di silenzio in memoria di Joe Barone, il primo tempo inizia nel segno del Padova. Primi dieci minuti di ottimo calcio, poi il gol del vantaggio a opera di Palombi, che in tap-in non perdona sull’ottimo lavoro di Zamparo. La reazione degli etnei passa solo per i piedi di Chiricò, ma il tiro dell’ex di turno finisce alle stelle. Al 25′, poi, il raddoppio del Padova con Crisetig perfetto nel fondamentale del colpo di testa sugli sviluppi di un corner, disastrosa la retroguardia del Catania, che fino all’intervallo rischia più volte di subire il terzo gol, ma ha anche due occasionissime: prima Chiricò col rigore in movimento murato dalla difesa, poi Zanellati che para miracolosamente su Di Carmine. All’intervallo, però, gravi episodi sugli spalti: i tifosi del Catania sfondano le barriere e invadono il campo, quindi cercano lo scontro fisico con gli ultras veneti e deve intervenire in massa la Polizia. Scene davvero brutte e censurabili, poi per fortuna si torna a giocare e nella ripresa succede ben poco in un clima rovinato dai disordini tra i tifosi. Nel finale, a ogni modo, i siciliani riescono ad accorciare le distanze sugli sviluppi di un corner grazie al tocco di Monaco in area e tanta confusione con il portiere di casa beffato. Nel finale espulso Welbeck su suggerimento del Var Paterna che chiama l’arbitro Perri al monitor e non succede altro da segnalare.