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Catania-Pescara, Daspo per due tifosi dopo gli scontri del 13 dicembre

Catania - Stadio Massimino

Arrivano i primi provvedimenti della questura di Catania dopo gli scontri del 13 dicembre a margine di Catania-Pescara, match valevole per i quarti di finale della Coppa Italia di Serie C. Il questore ha infatti emesso i primi due Daspo per altrettanti tifosi catanesi, che sono stati identificati e arrestati per i reati, in concorso con altre persone, di violenza, resistenza e lesioni apubblico ufficiale, lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, travisamento e danneggiamento. Oltre 50 tifosi del Catania si erano resi protagonisti di un vero e proprio attacco a un bus con a bordo 38 tifosi del Pescara, con volto coperto e armati di oggetti contundenti come catene, cinghie e mazze. I Reparti di polizia avevano scongiurato lo scontro frapponendosi tra il gruppo di ultras catanesi e il pullman dei tifosi ospiti che nel frattempo aveva arrestato la corsa.

I Daspo, della durata di 5 anni, sono a carico dei due giovani tifosi identificati. Uno di questi è addirittura minorenne. Nell’occasione degli scontri sono rimasti contusi anche sei agenti di Polizia per i quali sono state necessarie le cure dei sanitari del Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania, dove sono stati refertati con prognosi tra i 10 e 15 giorni. Oltre al divieto di assistere a eventi sportivi in tutta Italia, il Daspo prevede che i due arrestati debbano presentarsi al commisariato di zona rispetto alla propria residenza tra il 10′ e il 40′ minuto di ogni tempo delle partite del Catania, sia in casa che fuori casa.

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