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“La Casertana FC comunica che due dei tre calciatori rossoblu sottoposti ad urgente tampone dall’Asl di Caserta nell’immediato pre-partita del match con la Viterbese, a causa dell’evidente stato febbrile, sono risultati positivi al Covid-19“. La Casertana ha comunicato l’esito dei tamponi effettuati prima del match contro la Viterbese a tre calciatori che avevano presentato uno stato febbrile. Due di questi sono risultati positivi, ma sono comunque scesi in campo nell’incontro di Serie C perso 3-0 dalla formazione campana, scesa in campo con nove unità a causa dei 15 giocatori già positivi e in isolamento.
“Una notizia che non fa altro che aumentare amarezza e sgomento per la gestione non condivisibile da parte degli organi preposti dell’emergenza vissuta dal nostro club nell’ultima settimana – prosegue il comunicato della Casertana -. In campo con due calciatori positivi, nonostante la Casertana FC avesse chiesto almeno il posticipo dell’orario di inizio della gara in attesa di conoscere l’esito dei tamponi, la partita di ieri ha rappresentato e rappresenta un pericolo per i calciatori in questione, i propri compagni di squadra e gli stessi avversari. Restiamo increduli di fronte a cio’, con la speranza che ora altri abbiano il buongusto di non spendere piu’ parole inutili”.
Una posizione condivisa soprattutto dal capitano della squadra, Gigi Castaldo: “Lo dicevo anche in campo durante la partita. Mi vergogno di essere italiano e calciatore. Si è toccato il fondo. Si è giocato con la vita delle persone. Durante la gara mi veniva da ridere. Forse da capitano ho sbagliato a non radunare la squadra dicendo di non scendere in campo. Si è messa una partita di calcio davanti alla vita. Siamo rappresentati malissimo. La speranza è che i tre ragazzi che stavano male risultino negativi. Se si è sbagliato qualcuno deve pur pagare. Non c’è stato buonsenso. Devono vergognarsi tutti. Si è toccato il fondo. Il presidente della Viterbese guarda il proprio tornaconto, ma è una vergogna spingere per scendere in campo nonostante un focolaio del genere. Non parliamo di una partita persa. Qui si è giocato sulla salute delle persone. Devono vergognarsi. Forse una partita di calcio viene prima di tutto”.
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