La polizia di Pesaro ha trovato un arsenale riconducibile agli autori dell’aggressione ai danni dei tifosi della Lucchese in trasferta a Pesaro lo scorso sabato. Una decina di spranghe, due catene, mazze da baseball, bottiglie di vetro, fumogeni, caschi, ombrelli e oggetti artigianali simili ad armi chiodate. Ad una spranga era stata attaccata una punta di ferro sull’estremità. L’insieme di armi è stato trovato tra i cespugli nei pressi nell’aggressione, vicino a un bar o nei tratti di strada che gli aggressori hanno imboccato per la fuga dopo l’aggressione. Un gruppo di persone dal volto coperto – tra le cinque e le dieci persone – avevano assalito circa sessanta tifosi ospiti. La polizia sta visionando le telecamere e raccogliendo testimonianze per risalire agli autori della violenza.
In una lettera al sindaco di Lucca, Mario Pardini, il primo cittadino di Pesaro, definisce quanto avvenuto un “assalto ignobile” e “un vergognoso atto di violenza da parte di alcune persone che hanno agito in maniera vile“. Per Andrea Biancani si è trattato di “un gesto inqualificabile, che Pesaro Citta’ Europea dello Sport non tollera e condanna con fermezza, dal quale si distacca nella maniera più assoluta”. “Purtroppo, a volte, la stupidita’ e l’ignoranza delle persone non ha limite – conclude il sindaco di Pesaro -. La violenza non è mai accettabile e non può e non deve in alcun modo essere associata allo sport, che al contrario e’ un luogo di valori positivi, spazio di lealta’ e di crescita“.