“Non stiamo attraversando un momento banale, viviamo una fase cruciale della stagione. Veniamo da un cambio di allenatore improvviso e inaspettato, con qualche giorno di travaglio. Lo avevo detto al mister prima di Salerno: era potenzialmente la peggior partita possibile per iniziare un nuovo percorso, ma abbiamo fatto il massimo, con sacrificio. Siamo riusciti a portare a casa una vittoria complicatissima”. Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, è intervenuto quest’oggi a RadioTV Serie A con RDS parlando della situazione attuale del suo club. Di poche settimane fa la decisione di salutare Roberto D’Aversa: “Il suo esonero mi è dispiaciuto molto sul piano personale e umano. Sono black out che possono capitare a chiunque quando sei sotto pressione anche psicologica, a me per primo. Poi si reagisce, a volte in modo sbagliato e la conseguenza era inevitabile. Questa però non rappresenta assolutamente un giudizio sull’uomo. Sono sicuro che Roberto in futuro riproporrà quanto ha fatto di buono a Lecce, specie a inizio stagione. Nell’ultimo periodo la squadra era invece in calo. E’ stato un piccolo shock per lo spogliatoio, ma la circostanza accidentale potrebbe però essere stata quella scintilla utile, da qui a fine stagione”.
La scelta è ricaduta su Gotti: “L’idea è stata condivisa fin dalla sua genesi con Pantaleo Corvino. Con lui ci siamo visti la mattina dopo una notte di riflessione, penso insonne per entrambi, proponendo lo stesso profilo. Il passaggio successivo è stato semplice. Gotti mi aveva colpito nelle sue interviste sempre equilibrate, sobrie e profonde, è entrato in punta di piedi con garbo e rispetto, ma con grande personalità per incidere con scelte coraggiose che hanno infuso coraggio nei ragazzi. In caso di salvezza, da clausola, verrà riconfermato”.
Il presidente parla anche del suo direttore generale Pantaleo Corvino: “Abbiamo un rapporto speciale, son stato io a volere fortemente il suo ritorno a Lecce. Lo conosco da anni, anche se non ci avevo mai lavorato. Quando glielo chiesi, veniva da un capitolo chiuso in modo un po’ burrascoso con la Fiorentina e percepivo questa sua voglia di tornare nella sua terra. In questi quattro anni abbiamo sempre costruito e aggiunto, lui con Trinchera si è fatto carico di tutta l’area tecnica. Per voglia e determinazione sembra quasi sia ai suoi primi giorni, arriva sempre per primo e mette l’anima in ogni sua mossa”.