“Tutti sono banchi di prova, il primo è stato superato all’esordio nonostante il campo difficile di Bergamo, adesso abbiamo la Juventus. Sappiamo che noi dobbiamo fare la partita perfetta e sperare che loro non siano nella loro migliore giornata anche se questo capita molto raramente. E’ dal 2003 che non riusciamo a battere i bianconeri, a volte si gioca anche per battere le statistiche. Loro si sono rinforzati, dovremmo fare qualcosa di speciale, una partita straordinaria”. Queste le dichiarazioni del tecnico della Lazio Simone Inzaghi, alla vigilia della sfida contro la Juventus, nell’esordio stagionale all’Olimpico in programma domani alle ore 18.
“E’ una gara importantissima anche se sarebbe stato meglio affrontare una squadra più abbordabile, ma il calendario dice questo. Per qualcuno potrebbe essere un vantaggio, ma io avrei preferito affrontarla più in là – spiega il tecnico biancoceleste in conferenza stampa nel centro sportivo di Formello – Lo stimolo in più che hanno i calciatori è che potrebbero fare qualcosa di unico”. L’impresa è quasi impossibile, Inzaghi ha la ricetta per tenere testa alla squadra bianconera: “Dovremo cercare di essere intensi, fare la partita e sorprenderli. A difesa schierata sono quasi imperforabili, è la retroguardia della Nazionale e poi hanno Buffon“. Il campo e il mercato si intrecciano a proposito di Ravel Morrison e Balde Diao Keita, due casi che tengono banco in casa Lazio in questi ultimi giorni della sessione estiva. L’attacante senegalese non sarà convocato neanche contro la Juventus, dopo il forfait con l’Atalanta: “Morrison è sul mercato, con la società stiamo cercando una destinazione per Ravel. E’ un giocatore di qualità ma a centrocampo siamo al completo. Keita sta meglio, ha svolto un lavoro con i preparatori, per questa partita è una scelta tecnica poi vedremo come si evolverà la situazione”.
Intanto Inzaghi aspetta ancora un esterno di attacco benché non si dica insoddisfatto dell’operato della società sul mercato: “La società sta lavorando, penso che arriverà il sostituto di Candreva ma sappiamo che a volte le trattative sono lunghe e articolate – continua Inzaghi – Il mercato ha bisogno di tempo, anche se un allenatore vorrebbe lavorare sempre con la squadra al completo, ma ci sono tempi che non lo permettono e questo non succede soltanto alla Lazio”.