Calcio

Lazio, Mauro Zarate vince davanti al Tas: “Dopo lunga attesa, pronuncia a mio favore”

Mauro Zarate - Foto Antonio Fraioli

Finalmente oggi dopo una lunga attesa, il Tas si è pronunciato a mio favore. Posso dire solamente che mi sarebbe piaciuto che le cose con la Lazio fossero terminate in modo diverso“. Così, con un tweet pubblicato sul proprio profilo ufficiale, l’attaccante della Fiorentina Mauro Zarate ha commentato la sentenza dell’Arbitrato del Tribunale per lo Sport di Losanna, che si è espresso quest’oggi circa la richiesta di risarcimento che la Lazio ha avanzato nei confronti dell’ex calciatore biancoceleste per l’anticipata risoluzione del contratto, che sarebbe scaduto a giugno 2014, e nei confronti del Velez Sarsfield per averlo tesserato nel 2013 quando ancora quel contratto era in essere. L’argentino era stato messo fuori rosa dal presidente Claudio Lotito, per svincolarsi si era rivolto a un arbitrato italiano (dopo aver intentato una causa per mobbing poi risolta a favore della Lazio) e successivamente alla Fifa, alla quale anche la Lazio è ricorsa per la richiesta di danni. Il Tas ha condannato, dopo il primo grado di giudizio, il club e il giocatore a pagare circa 6 milioni di euro come risarcimento alla società biancoceleste.

L’argentino, però, si è appellato al successivo grado di giudizio e oggi il Tribunale per lo Sport di Losanna ha ribaltato la vicenda: né il giocatore argentino, né il Velez, dovranno sborsare i 6 milioni di euro in ballo. “Il club biancoceleste mi ha dato molto ed io ho dato altrettanto, dato che sono sempre stato orgoglioso di indossarne la maglia. Da Roma e dai tifosi ho ricevuto un affetto inaspettato, grazie a tutti coloro che hanno avuto fiducia nella mia parola e nella mia professionalità, nonostante tutte le diffamazioni che ho ricevuto in questi anni. Sono stati anni di sofferenza – scrive in un lungo post nel quale ringrazia chi lo ha sostenuto nella battaglia – ma sono felice perché il tempo mi ha dato ragione ed oggi finalmente si sa tutta la verità. La stessa verità che per rispetto al club ed ai tifosi della Lazio non sono mai uscito in piazza a raccontare così come le aggressioni che ho ricevuto in tutto questo tempo”.

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