E’ la notte dei pensieri e degli amori per Felipe Anderson, tutti a colori biancocelesti. Una settimana movimentata per il brasiliano, le parole del presidente Lotito, poi smentite dalla stessa società biancoceleste attraverso un comunicato, che nel post partita di Salernitana-Crotone aveva dato per fatto il suo passaggio al Manchester United, aveva riacceso le voci sul suo futuro. Parole al vento perchè il brasiliano, stando a quanto dichiarato ai microfoni di Sky, non ha nessuna intenzione di abbandonare la Capitale. “Ho la testa solo alla Lazio perché se faccio bene posso avere la possibilità di essere convocato dalla nazionale e questo è un mio obiettivo”.
La Lazio nella testa, qualche sassolino da togliersi dalle scarpe. “Quando un giocatore non riesce a giocare non è mai felice. Misento bene, voglio continuare ad aiutare la squadra. In Italia se va male una partita non sei bravo, in Brasile è differente: lì giochi più libero, ti danno sempre fiducia ed entri in campo con un’altra mentalità”. E in Inghilterra? I più maliziosi se lo saranno già chiesto, il brasiliano giura di non pensarci e punta dritto alla prossima partita, quella contro il Sassuolo. “Questa vittoria aumenta la fiducia, il Galatasaray è una squadra forte. Adesso dobbiamo dimostrare la nostra forza anche in campionato, dobbiamo essere più consapevoli”. Il brasiliano sembra rinato, l’aria europea fa bene al numero 10 biancoceleste. Otto gol, sei in campionato e due in Europa League, ai quali vanno aggiunti 5 assist. Meno spettacolare, ma più efficace: è questo il Felipe Anderson della stagione 2015/16. Non più quello che faceva impazzire i tifosi laziali, ma quello che serve quando il gioco si fa duro. Questione di maturità, per raggiungere la perfezione c’è ancora tempo. Sempre che la Lazio sia disposta a resistere alle lusinghe che arriveranno dalle big d’Europa, Manchester United in primis.