Intervistato da Il Messaggero, l’ex Lazio Paolo Di Canio ha parlato della sua squadra, analizzando l’esordio in Champions League contro l’Atletico Madrid ormai alle porte. “Sarà una sfida tosta ma aperta, la Lazio ne ha combinate di tutti i colori a Torino, ma l’Atletico ha forse fatto anche peggio a Valencia. Ci sono giocatori di esperienza come Azpilicueta, Morata, Griezmann e Savic, ma con Witsel come centrale potrebbe soffrire molto perché è troppo lento e si espone alle imbucate“. Non sono mancate però delle critiche alla formazione biancoceleste da parte di Di Canio: “Purtroppo sono emersi tutti i difetti che solo la bravura di Sarri aveva coperto con il suo lavoro, riuscendo ad ottenere il massimo da una squadra che valeva molto meno e pure senza campioni“.
Sempre su Sarri, l’ex West Ham ha aggiunto: “È un grande maestro, ma non un motivatore. La Lazio sembra abbia mollato, come se non ci fosse più con la testa. Casale e Romagnoli non aggrediscono più l’uomo. O l’atteggiamento cambia, o la Lazio affonda. La Lazio è arrivata seconda perché l’Inter ha perso dodici partite e la Juventus era in pieno caos, è stata brava ad approfittarne ma è difficile che ricapiti“. Infine una chiosa sul mercato e su Immobile: “Segna poco? È un problema sottovalutato sia dall’allenatore che dalla società. Castellanos ha fatto qualche partita in Liga, serviva un centravanti pronto. Guendouzi faceva il fenomeno all’Arsenal, ma non è un Gattuso. Gli atteggiamenti di alcuni giocatori a Torino si possono vedere al bar, non sono accettabili in un campo di calcio“.