A Roma, sponda Lazio, continua a tener banco il litigio in allenamento tra Keita e Lulic. “È stato solo un gesto sul campo, a volte qualcuno esagera, ma i ragazzi si sono già chiariti e per me è finita lì“. Così Angelo Peruzzi, nuovo club manager della Lazio presentato oggi, ha spiegato cosa è successo ieri. “Dai ragazzi esigo rispetto delle regole – ha aggiunto l’ex portiere nella conferenza stampa di oggi a Formello – Io rispetto loro e loro devono rispettare me. Devono dare il massimo in allenamento e in partita: sono ragazzi intelligenti, sanno come comportarsi. Passione, voglia e sudore devono essere ai massimi livelli“.
Chiamato per far da raccordo tra squadra, società e tifosi, Peruzzi ha poi parlato del difficile rapporto che lega negli ultimi tempi il club ai suoi supporter. “Come riportare i tifosi allo stadio? Non ho la bacchetta magica, di sicuro bisogna essere persone vere, serie e fare il proprio lavoro. Posso paragonare il rapporto tra la società e i tifosi al problema di un individuo che si sveglia con un dolore a un’unghia, poi a poco a poco il male si estende per tutta la gamba fino all’anca. Non sono io che guarirò di colpo la cancrena, mi auguro però che dall’anca possa arrivare al ginocchio“, ha spiegato l’ex portiere.
“Non posso dire io a un tifoso che ha la tessera da 40 anni cosa è la Lazio, sarà lui che deve spiegarlo a me – ha continuato – Però c’è grande aspettativa su di me: farò delle stupidaggini, degli sbagli ma spero di ripagare la fiducia. Del resto ho accettato questo incarico per due motivi: mi voglio mettere in gioco per una sfida bella e importante; e poi credo di dover dare ancora qualcosa alla Lazio dopo gli otto anni trascorsi in campo“.