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L’avvocato Ernesto De Toni ha spiegato la situazione che sta vivendo Giuseppe Iaquinta, suo cliente, nel carcere di Vighera. “Giuseppe Iaquinta potrebbe avere il Coronavirus in carcere. Il medico del carcere ha chiesto che fosse sottoposto al tampone, ma ancora non lo ha fatto. Non ha la febbre, ma ha mal di gola e si trova in una sezione con altri che hanno avuto il Covid. Uno di loro è morto. Giuseppe soffre di problemi cardiaci per i quali in dicembre è stato ricoverato” ha spiegato il legale del 63enne, padre dell’ex attaccante della Juventus, condannato a 19 anni di carcere per associazione mafiosa in primo grado nel processo “Aemilia” contro la ‘ndrangheta.
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Qualche giorno fa il figlio Vincenzo, condannato a 2 anni nello stesso processo per custodia irregolare di armi, si era affidato ai social per denunciare le dimensioni troppo piccole della cella del padre, rivolgendosi al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. “Abbiamo presentato un’altra istanza di scarcerazione alla Corte di Appello: i giudici hanno chiesto approfondimenti alla direzione sanitaria del carcere che dal 23 aprile non ha risposto nonostante il nostro sollecito del 30 aprile. Ho avuto modo di leggere una relazione scritta dalla direzione sanitaria su un altro detenuto, in cui si diceva che in carcere è tutto a posto. Non è così, e se Iaquinta dovesse morire di Covid li denuncerò” ha concluso l’avvocato De Toni.
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