Tre vittorie, cinque gol segnati, zero subiti, e soprattutto tanto talento e un bel gioco ma senza strafare: questa Spagna ha davvero rubato l’occhio e i numeri sono dalla sua. De La Fuente è riuscito a costruire un gran gruppo, affidando le maglie da titolari a tanti giovani di talento assoluto e piazzando nei ruoli chiave tanta esperienza: adesso, i tre volte campioni, sono i favoriti per vincere Euro 2024, anche se a complicare le cose ci si è messo un tabellone diventato durissimo dalla loro parte, visto che ci sono potenziali incroci contro la Germania ai quarti e con una tra Francia e Spagna in semifinale.
C’è però da pensare al presente, perché dopo i gironi si azzera tutto e si riparte. L’accoppiamento, va detto, è stato benevolo: c’è la Georgia cenerentola di questa edizione, ma grande sorpresa perché è riuscita a qualificarsi in un gruppo dove alla vigilia era data come ultima a zero punti, e invece ne ha raccolti quattro battendo anche il Portogallo senza obiettivi. Così però come erano senza obiettivi le Furie Rosse, capaci però con dieci undicesimi cambiati rispetto all’Italia, di battere l’Albania con grande serietà. Non sarà da sottovalutare la formazione del Mar Nero che si affida alla verve di Kvaratskhelia lì davanti e al muro Mamardashvili (che gioca nella Liga) in porta, ma c’è un solo pronostico possibile e un’eliminazione sarebbe quanto di più clamoroso possibile per la Roja, a caccia del quarto trionfo agli Europei che sarebbe un record assoluto. Così come sono quattro le vittorie consecutive degli iberici negli altrettanti ultimi incroci tra le due formazioni, ma è abbastanza scontato.
Noi italiani abbiamo ben chiaro quale sia il valore di questa Spagna, che pur vincendo appena per 1-0 contro la Nazionale ha dominato in lungo e in largo e fatto vedere il proprio potenziale. Sono passati però praticamente dieci giorni da quella partita e contro gli albanesi, appunto, sono scese in campo le riserve, quindi bisognerà resettare tutto contro i georgiani che invece fino a pochi giorni fa si sono giocati tutto per raggiungere – alla grande – il loro obiettivo. Toccherà di nuovo a Yamal, che si è diplomato nelle scorse ore, toccherà a Nico Williams semplicemente imprendibile, e c’è spazio per Morata che vuole altri gol, anche se il fulcro resta Rodri con le sue geometrie. Il possesso a oltranza, ma finalizzato a creare occasioni e non fine a se stesso, contro il dinamismo e l’attitudine difensiva di chi sa di avere molte meno frecce al proprio arco: è una battaglia di idee e vale i quarti.