Scoppia il caso Keylor Navas in Francia. Un ex dipendente del portiere che in passato ha difeso i pali di Real Madrid e Psg tra le altre, proprio in riferimento all’avventura parigina, ha sporto denuncia per lavoro irregolare presso la procura di Versailles. Questo lavoratore sostiene di aver prestato servizio senza busta paga e senza essere iscritto alla Previdenza Sociale, come assistente fino a 90 ore settimanali per 3.200 euro al mese pagati in contanti.
Secondo quanto riferisce ‘BFM TV’, il portiere, in risposta alla richiesta del suo dipendente di essere messo in regola, faceva presente di preferire che si lavorasse “secondo le sue regole” e non quelle della legge francese. E ha dell’incredibile quanto raccontato dal denunciante: il portiere lo avrebbe costretto ad armarsi, con un’arma che lo stesso Navas usava per divertimento nel suo giardino, e pare fosse costretto a vivere ospitato in un seminterrato umido e senza finestre .
“Siamo al confine del diritto penale con fatti che, da parte mia, possono essere considerati al limite della schiavitù moderna”, ha spiegato Me Yassine Yakouti, avvocato della presunta vittima: “Anche se sei una stella del calcio, non hai il diritto di liberarti da tutte le regole”.