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“Non andiamo in fuga. Siamo stati i primi a riaprire, ma può essere anche una motivazione in più per gli altri Paesi. Io incrocio le dita perché ricominciate anche in Italia: l’importante e’ ripartire”. Karl-Heinz Rummenigge, ad del Bayern Monaco, prova a raccontare come ha vissuto la ripartenza della Bundesliga, primo campionato europeo di livello a riaprire i battenti e augura di poter seguire l’esempio tedesco anche all’Italia: “Il concetto di igiene, o protocollo sanitario, è la soluzione di tutto, anche in Italia è importante convincere la politica con questo concetto, perché la politica ti dà il permesso soltanto quando tu sei in grado di convincerla. Ha la responsabilità per tutto il popolo, e dà fiducia soltanto se è persuasa che tutto possa andare bene. Siamo contenti di aver ricominciato, circa 200 nazioni di tutto il mondo hanno seguito il via che ha avuto due aspetti positivi. Siamo stati capaci di ripartire per primi; ha funzionato il concetto di igiene, il protocollo, perché questo è stato il nodo per ottenere il via libera dalla politica. Può essere usato come un passo verso la normalità che la gente vorrebbe”, aggiunge la leggenda del calcio tedesco a La Gazzetta dello Sport.
Rummenigge ha parlato anche del futuro di Perisic, in prestito con diritto di riscatto dall’Inter: “I termini per il riscatto sono scaduti, è appena tornato a disposizione dopo l’infortunio al piede. Con Marotta però ho un rapporto veramente molto cordiale, vediamo: quando farà qualche partita ci parleremo, perché anche il giocatore vorrà sapere dove giocherà . Non è ancora deciso”. E su Rangnick che sembra vicino al Milan: “In Germania ha lavorato bene, ha il vantaggio di aver avuto due ruoli, perché è stato sia direttore tecnico e sia anche allenatore. Diciamo però che la cosa non è stata venduta in modo simpatico, perché Boban è già via e Maldini è contro”.
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