Andrea Pirlo coglie l’occasione di ricordare il suo trascorso in bianconero nel corso di un intervento sulla pagina Instagram Il Nuovo Calcio: “Andare alla Juve è stata una decisione giusta. Nei quattro anni trascorsi lì ho vinto quattro Scudetti, Coppe Italia e ho disputato una finale di Champions League. Conte e Allegri? Entrambi mi hanno insegnato tantissimo. Penso che gli allenatori che gestiscano solo non esitano più: ad esempio Allegri sembrava dall’esterno un tecnico che gestiva soltanto, ma in realtà era un gran lavoratore. La prima volta che ho valutato la possibilità di fare l’allenatore è stato dopo una lezione di Conte. Ce ne faceva sempre da 40 minuti l’una. È stato allora che tra me e me ho pensato: ‘Anche io voglio fare l’allenatore’. Da lì mi è scattata la voglia di proseguire. Quanto incide un allenatore? Sui giocatori può incidere tanto, perché può farti rendere al 100% o non farti giocare. Trovare la persona giusta nel momento giusto può essere fondamentale”.
“Lippi? Lo conosco abbastanza bene, è stato fondamentale per la vittoria del Mondiale 2006 perché fin dalle convocazioni nei due anni precedenti al Mondiale aveva in testa la sua squadra e ci diceva che avremmo fatto un bellissimo percorso, ti dava grande motivazione e ti faceva discorsi che coglievano sempre nel segno. Ti diceva sempre le cose in faccia. Futuro da allenatore? Sono più orientato verso le prime squadre e non verso le giovanili. Credo di aver bisogno di avere un obiettivo ben preciso da raggiungere, ho voglia di risentire quell’adrenalina della partita, la vittoria o la sconfitta, la responsabilità. Credo che il percorso giovanile non faccia per me, non è una cosa che può piacermi. Preferirei iniziare con i grandi”.