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“Nel periodo in cui sono stato fermo mi sono messo a studiare, ho visto questa passione crescere giorno dopo giorno e il passo è stato automatico. In carriera ho avuto grandi tecnici, da Lucescu agli inizi passando per Lippi, Ancelotti, Conte e lo stesso Allegri. Ho avuto la fortuna di avere dei top mondiali, cerco di prendere qualcosa da ognuno. Guardiola è un esempio per tutti, per un allenatore giovane è un modello da seguire, poi ognuno ha le sue idee”. Sono queste le parole di Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, che ha concesso un’intervista al magazine dell’UEFA.
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“Da parte dei miei ex compagni ho trovato grande disponibilità, in poco tempo hanno capito qual era il mio ruolo ed è stato facile cambiare atteggiamento – aggiunge il 41enne tecnico bresciano -. Mi possono aiutare molto perché sanno cosa significa giocare qui, vincere e lavorare con me. Da allenatore c’è più stress: quando giocavo comandavo io, ora posso soltanto dare delle indicazioni. Cristiano Ronaldo è un simbolo del calcio mondiale, vederlo allenare e giocare fa molto piacere a me e alla squadra. A 35 anni lavora come un ragazzino, è un esempio”. “In Champions League le squadre sono tutte forti, bisognerà sfidarle tutte con la massima attenzione e con lo stesso entusiasmo. Il periodo più difficile arriva sempre a marzo, bisogna anche essere fortunati col sorteggio. L’obiettivo è avere la padronanza del gioco e imporlo ovunque“, conclude Pirlo.
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