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Nuovi accertamenti della guardia di finanza sono stati svolti nell’ambito dell’inchiesta in corso sui conti della Juventus. I militari hanno consegnato in procura i risultati di una ispezione della Consob che riguarda, tra l’altro, una corrispondenza interna tra persone riconducibili ai partner di Ernst & Young che si sono occupati della revisione dei bilanci della Juventus (in Italia) e del Barcellona (in Spagna). Il contenuto della corrispondenza, sempre secondo quanto si è appreso, si riferiva all’operazione incrociata Arthur-Pjanic, perfezionata nel giugno del 2020. Dallo staff di Ernst & Young che si occupava dei bilanci del Barcellona arrivò ai colleghi di Torino una specie di avvertimento, riporta l’ANSA: le operazioni di compravendita incrociata di giocatori devono essere considerate una ‘permuta’, con la conseguente applicazione dei relativi principi contabili, e non uno ‘scambio’, altrimenti – é il senso della segnalazione – la realizzazione di plusvalenze rischia di sfociare in una “manipolazione di valori” e in una “frode”. Due dei revisori italiani sono imputati nel processo in corso a Torino, la cui ripresa è prevista nei prossimi giorni. Al Barcellona e ai consulenti spagnoli del club ‘blaugrana’, a carico dei quali non risulta siano emerse irregolarità , non verranno mosse contestazioni.
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