Una lunga estate in attesa di notizie, poi finalmente il sogno che si avvera di poter indossare la maglia della Juventus. Così ha vissuto gli ultimi mesi Teun Koopmeiners, arrivato a Torino dopo un’estenuante trattativa tra il club bianconero e l’Atalanta. “Essere qui per me è come un sogno, è quello che ho sempre inseguito da piccolo quando tifavo e seguivo la Juventus – ammette in un’intervista a Tuttosport -. Sapevo che c’erano club inglesi interessati, ma non appena ho saputo della Juve io non ho avuto nemmeno un dubbio. Alla mia fidanzata tante volte in passato avevo detto che il mio obiettivo sarebbe stato quello di diventare bianconero e ce l’ho fatta”.
L’olandese cerca ancora il primo gol ufficiale con la sua nuova maglia, anche a causa di un problema alle costole che l’ha costretto a fermarsi nelle scorse settimane: “Si tratta di un infortunio che si sente a ogni movimento, anche respirare è stato difficile. Ho dovuto convivere con questa situazione per circa due-tre settimane e quando sei in difficoltà nella respirazione non è semplice. Anche dormire è stato complicato, ho dovuto dormire sulla poltrona perché, se mi mettevo orizzontale sul letto, la pressione era maggiore e così avvertivo più dolore. Ma ora sto meglio. Sento ancora un po’ di fastidio, però adesso posso gestirlo”.
Koopmeiners a Torino ha trovato Thiago Motta dopo glianni con Gasperini: “Con Motta c’è intensità, con la squadra compatta in maniera più collettiva. Gasperini anche punta molto sull’intensità, ma più sull’uno contro uno in ogni parte del campo, sia in attacco che in difesa. Si fanno anche esercitazioni specifiche. Motta è molto interessato a capire il nostro feeling, anche se è deciso sul sistema. Gasperini era più un “Voglio che facciate così”. E noi dovevamo cercare di fare così”.
Sui compagni di squadra si esprime invece così: “Vlahovic è un attaccante totale ed è un professionista al 100%, lo vedi per come si allena. Yildiz ha un talento pazzesco, poi è incredibile il carisma di Danilo, si avverte subito che è un leader“.
L’intervista non può che concludersi parlando della corsa al titolo: “Si prova sempre a vincere, poi vediamo. Siamo una squadra nuova con tanti giovani. Dobbiamo pensare una partita alla volta. L’Inter è forte e ha cambiato davvero molto poco. L’Atalanta può inserirsi in questa lotta, è una candidata. Ma anche il Milan che è andato a vincere sul campo del Real“.