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Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juventus, parla degli obiettivi del club in occasione del Festival dello Sport di Trento: “Non ci vogliamo mettere limiti, vogliamo lavorare ogni giorno e cercare di fare prima possibile le cose giuste per riportare la Juve dove merita. Stiamo andando verso un percorso che punta a valorizzare i ragazzi che abbiamo a disposizione, la strada intrapresa è quella giusta. Cosa mi ha convinto? Il fascino e il blasone, e la mia passione da bambino. La Juve è sempre la Juve e torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, anche se ci vorrà un po’ di tempo. Con il mister stiamo cercando di fare un calcio competitivo ma anche sostenibile perché pensiamo sia doveroso e corretto, ci vuole rispetto anche per i tifosi. Ci sono progetti partiti prima di noi, come Milan, Inter e Napoli. Noi ci siamo prefissati di crescere, di tornare in Champions League. Le cose si fanno passo dopo passo, dobbiamo pensare di entrare nelle prime 4. Non ci vogliamo limitare e vedremo in primavera dove saremo“. Prosegue poi: “Se a gennaio ci fossero opportunità capiremo se e come intervenire. Blocco di italiani? Ce ne sono tanti, avere uno zoccolo duro di italiani è sempre una cosa positiva. Ma poi alla fine dobbiamo pensare anche a mercati esteri, meno battuti, per avere equilibrio tra competitività e sostenibilità . La squadra è più giovane rispetto all’anno scorso, il mister vuole cavalcare aggressività e intensità . La volontà di fare qualcosa in più c’è, siamo contenti di quello che abbiamo fatto ma anche del come. Vogliamo migliorare ancora“. Sull’ingresso del mercato arabo nel mondo del calcio: “Pensiamola in maniera positiva, sono iniezioni di denaro, risorse in più che stanno arrivando. Le conseguenze non le so, le vedremo poi, ma per ora voglio vederla come una cosa positiva“.
Infine parla del Napoli e della conquista dello Scudetto: “De Laurentiis? Lui con me è stato straordinario, è stato un visionario e mi ha dato fiducia prendendomi dal Carpi. Il rapporto con lui è stato straordinario, sempre molto carino, abbiamo lavorato ogni giorno e siamo cresciuti insieme, mi ha insegnato un sacco di cose ed è stato un bellissimo rapporto con lui e con la sua famiglia. Lo scudetto è stato una grande soddisfazione. C’è una programmazione che è avvenuta da sempre, già nel 2015 trovammo una squadra con elementi importanti creata da Benitez. Abbiamo lavorato su uno spartito chiaro e ci ha dato grandi frutti. Spalletti ha fatto un grande lavoro, ma ha usufruito anche del lavoro fatto da Gattuso. Anche l’anno precedente ho pensato allo scudetto, poi gli infortuni ci hanno tolto punti ma eravamo convinti di potercela fare”.
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