Matthijs De Ligt ha parlato della sua vita in bianconero, spaziando tra vari argomenti: da Ronaldo all’arrivo alla Juve, il difensore olandese si è raccontato al canale Youtube Foot Truck. “Non sono venuto alla Juve per Ronaldo – ha esordito l’olandese -. Ho avuto molto tempo per scegliere tra i club che mi volevano, ma questa è stata la decisione migliore. Mi hanno detto che sono stato preso perché sono maturo e so gestire la pressione. Hanno fiducia in me. La prima volta nello spogliatoio? Mi sentivo come un bambino in un negozio di caramelle. C’erano Buffon, Ronaldo… La scorsa estate sono arrivato più tardi degli altri e senza allenamenti ho dovuto giocare contro il Tottenham nella tournée in Asia. Dopo venti minuti facevo fatica a respirare”. Sui falli di mano a inizio stagione De Ligt ha detto: “Quando ero sotto la doccia dopo la partita contro il Torino i compagni mi dicevano che era incredibile, come se ci fosse una calamita sul mio braccio. Quando commetto un errore però non sono il tipo che si arrabbia se qualcuno dice qualcosa, mi piace scherzarci sopra”.
Sul goll decisivo siglato contro la stessa Juventus l’anno scorso ha terminato: “Conoscevo già un po’ la città di Torino, poi sono tornato ad aprile e lui (riferendosi a Szczesny) sa cosa è successo (ride ndr). Interviene Szczesny lì vicino a lui: “Non ricordo, non ha segnato. Nessuno si è accorto che è stato quasi un autogol, Rugani ha segnato quel gol e anche lui non lo sa”.