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Juventus, caso plusvalenze: chiesto rinvio a giudizio per Agnelli e dirigenti bianconeri

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli - Foto LiveMedia/Reporter Torino

La Procura di Roma chiede il rinvio a giudizio per il caso plusvalenze e manovra stipendi della Juventus. Potrebbe andare a processo dunque Andrea Agnelli, ex presidente della società bianconera, assieme ad altri dirigenti allora al vertice. Tra questi Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Circa una decina di accuse nei confronti degli indagati, a seconda delle posizioni, tra cui aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. La trasmissione dell’inchiesta a Roma era arrivata dopo la decisione dello scorso 6 settembre dei giudici della Quinta sezione della Cassazione che hanno dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti ai pm romani del gruppo, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. I pm Giorgio Orano e Lorenzo Del Giudice si occupano dell’inchiesta.

La procura di Roma, fa sapere l’Ansa, ha stralciato dal filone principale del procedimento sui conti della Juventus la posizione di quattro indagati, vale a dire Francesco Roncaglio (ex componente del Cda), Enrico Vellano (ex componente del Cda), Stefania Boschetti (revisore legale Ernst & Young) e Roberto Grossi (revisore legale Ernst & Young). Di norma, per loro si procederà con richiesta di archiviazione. Per un quinto indagato, ovvero l’ex direttore sportivo Fabio Paratici, lo stralcio è stato disposto per due capi di imputazione in quanto in quel periodo non faceva più parte della società bianconera, ma già si trovava al Tottenham.

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