Un nuovo traguardo, un nuovo capitolo di storia. La partita tra la Juventus e l’Udinese permetterà a Massimiliano Allegri di raggiungere Marcello Lippi (405) al secondo posto della classifica degli allenatori con più panchine nella storia bianconera (tra tutte le competizioni dal 1929/30). Davanti solo Giovanni Trapattoni, irraggiungibile a quota 596. I record, se non sono accompagnati dai risultati, però servono a poco. A maggior ragione se la sfida di lunedì sera è legata ad una corsa Scudetto da tenere in vita. L’Inter ha sette punti di vantaggio sui bianconeri, ma ha ancora la gara con l’Atalanta da recuperare. La Juve vuole accorciare momentaneamente sul -4 e rispondere all’incredibile prova di forza offerta dagli uomini di Simone Inzaghi a Roma. Poi si vedrà, ma per la Juventus adesso è di fondamentale importanza dare un segnale al campionato in un momento di difficoltà. Dopo cinque successi di fila in campionato, la squadra di Allegri ha trovato un solo punto negli ultimi due match e i bianconeri non registrano più partite consecutive senza vittoria in Serie A dall’aprile scorso (quattro in quel caso – 1N, 3P).
All’Allianz Stadium non ci sarà Dusan Vlahovic, che “non ha niente di particolare, solo un affaticamento all’adduttore, dovrebbe essere a disposizione con il Verona”, ha detto Allegri, aggiungendo che avrà a disposizione “quattro attaccanti, porteremo Cerri dalla Next Gen. Chiesa sta bene come Yildiz e lo stesso Milik, domattina deciderò chi giocherà tra Yildiz e Chiesa”. Assente per squalifica Danilo. In difesa tocca quindi ad Alex Sandro con Gatti e Bremer. Poi Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot e Kostic. Davanti, con il polacco, è Chiesa il favorito. L’Udinese è la squadra contro cui l’azzurro ha realizzato più gol con la maglia della Juventus in Serie A: tre reti, di cui due marcature delle due sfide più recenti. Numeri importanti per un giocatore che vuole riprendersi il posto da titolare inamovibile, dopo il mese d’oro a cavallo tra il 2023 e il 2024 di Yildiz. Le voci di mercato non mancano, ma Chiesa pensa al presente e a guadagnarsi la fiducia di Allegri. Dopo i quattro gol nelle prime cinque gare stagionali, il jolly d’attacco ha trovato solo due reti nelle successive tredici apparizioni. Poche, ma la chance per invertire la rotta si presenta subito. Di fronte c’è un’Udinese che deve fare i conti con la sua peggior partenza in Serie A dal 1994 ad oggi: 19 punti in 23 gare, come nel 2018/19, ma soprattutto come l’Hellas Verona nella classifica attuale. Se in zona salvezza è bagarre, la corsa Scudetto rischia di trasformarsi in una fuga solitaria. Alla Juventus il compito di confermarsi rivale credibile di un’Inter schiacciasassi.