Sono state accolte dal gup Marco Picco del processo sui bilanci della Juventus alcune richieste di costituzione di parte civile. Tra queste quella presentata dal fondo libico Lafico, a lungo azionista della società bianconera e negli anni 70-80 dell’allora gruppo Fiat. Via libera anche a Consob, Codacons e Movimento Consumatori. Rigettate invece le richieste di costituzione di parte civile contro la società. L’udienza, che è ripresa nel primo pomeriggio, ora prosegue e si dovrebbe affrontare la questione della competenza territoriale. Per la procura di Torino, che rappresenta l’accusa, il processo deve restare nel capoluogo piemontese mentre per le difese deve essere trasferito a Milano o, in subordine a Roma dove hanno sede Consob e Borsa Italiana, oltre ai sistemi informatici che hanno diffuso i comunicati stampa sui bilanci non in regola, e che hanno così generato l’accusa di falso in bilancio, per cui sono indagati 12 ex amministratori e la società stessa.
E’ di due milioni di euro la somma chiesta dal fondo libico Lafico (Lybian arab foreign investment company) nella richiesta di costituzione di parte civile, accolta dal gup Marco Picco, al processo per i conti della Juventus. Lafico ha intrapreso l’azione legale, che fra gli altri è diretta verso Andrea Agnelli, in qualità di azionista. Secondo quanto apprende l’Ansa a margine dell’udienza, la sua partecipazione della società bianconera (in passato superò il 7%) oggi sarebbe dello 0,7%. Sempre secondo fonti vicine al processo, il fondo si è trovato nell’impossibilità di intervenire nelle operazioni della Juventus per effetto del ‘congelamento’ degli asset imposto dall’Unione europea nel 2012 a seguito della morte di Gheddafi. In aula Lafico è rappresentata dagli avvocati Edoardo Zucchelli, dello studio legale internazionale Curtis, e Vittorio Nizza.
La seconda sessione dell’udienza preliminare relativa ai bilanci della Juventus si era aperta in mattinata e c’era stato subito un colpo di scena. Il fondo libico Lafico (Libyan Arab Foreign Investment Company) aveva infatti chiesto di essere ammesso tra le parti civili. L’udienza era stata subito sospesa per permettere alle difese, tra cui quelle di Andrea Agnelli e la Juventus, di fare le dovute valutazioni. Si è ripreso alle ore 14 e successivamente si dovrebbe entrare nel merito della competenza territoriale.