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L’ex dg del Real Madrid Jorge Valdano ha commentato nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport la ripresa del calcio con la Germania che ha fatto da capofila per la riapertura, anche se con qualche intoppo: “Viviamo in un momento nel quale c’è un gran desiderio di recuperare la normalità e il calcio ha questo effetto simbolico. C’è una sensazione insapore, generata da uno spettacolo che non è reale. Dobbiamo fare uno sforzo mentale per capire, o ricordarci, che la partita ha un valore agonistico, che ci sono dei punti in palio. Si fa fatica a vederla come una gara tradizionale. A tutto questo bisogna aggiungere poi il fatto che stiamo vedendo un torneo che ci risulta alieno, e tra l’altro dopo la vittoria del Bayern sul Borussia, per dirla in termini commerciali, la Bundesliga ha perso valore, l’interesse scema ancora di più. Ma sono grato alla Germania perché col rigore ha generato fiducia mostrando che si può tornare a giocare, pur se in circostanze eccezionali”.
L’argentino, campione del mondo nel 1986, sa che in estate non sarà facile per i calciatori, soprattutto per quanto riguarda le coppe europee ad agosto, ma ricorda come nel corso dei Mondiali per chi arriva fino in fondo ci sono da giocare sette partite ravvicinate nel periodo estivo: “Il ritmo delle partite mi sembra più vivo di ciò che pensavo considerando che non hanno avuto alle spalle la palestra delle amichevoli. Vedremo cosa succederà in Spagna, viste le temperature e la frequenza delle gare. Vedremo che influenza avrà il clima sulle gare, le temperature saranno inumane. Però è vero che anche chi vince il Mondiale deve giocare 7 partite in estate, io ho disputato la finale 1986 a Città del Messico, in altura, con un inquinamento bestiale e a mezzogiorno. Ma ripeto: oggi non si può parlare di Champions, lo si farà in agosto. Manca troppo tempo”.
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