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Il primo calciatore professionista europeo a fare coming out, Jakub Jankto, ha raccontato a Le Iene cos’ha provato dopo aver annunciato al mondo la sua omosessualità: “Si tratta di una decisione piuttosto importante e ne sono felice. Per alcuni è una rivoluzione, per me è normale. Ammetto che dopo 26 anni con quella barriera mi sento davvero libero. Credo che scelte come la mia possono aiutare perché molte persone hanno paura di esporsi. L’ho fatto anche per proteggere mia moglie. Mio figlio? Adesso ha 3 anni e mezzo, ma spero che quando ne avrà 7-8 ci sia più liberta“.
Il ceco ha poi detto la sua sull’omofobia nel mondo del calcio: “Sicuramente un po’ ce n’è, non a caso sono il primo a fare coming out (dopo Josh Cavallo, ndr). Sono consapevole che non sarà sempre facile, soprattutto in trasferta quando gli ultras ti insultano. Ma io ci ho messo la faccia e continuerò a farlo“. Infine, sul titolo di Libero ‘Jankto arriva a fine carriera e si ricorda che è gay’: “Del tutto inutile, non lo considero. Ho fatto una grande carriera e mi auguro che fare coming out diventi una cosa normale“.
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