Un caso che farà discutere e non poco. Marcello Lippi esce allo scoperto e rende noti i motivi del mancato ritorno in Nazionale azzurra sotto le vesti di direttore tecnico. L’ex ct dell’Italia Campione del Mondo nel 2006 ha spiegato ai microfoni de “La Domenica Sportiva”: “Aspettavamo l’assunzione di Ventura per annunciare il mio incarico, avevo già firmato un precontratto per diventare direttore tecnico. Per due mesi ho lavorato in Federazione, avevo parlato anche con Montella e altri papabili c.t., alla fine abbiamo scelto Ventura”.
Dopodiché il cavillo che ha impedito che l’allenatore potesse essere ufficializzato; una modifica allo statuto dovuto al conflitto d’interessi con suo figlio Davide: “Il giorno prima della presentazione di Ventura, il presidente ed il direttore generale, con cui avevo parlato di progetti – confessa Lippi – mi informano che un anno e mezzo fa c’era stata una modifica allo statuto che prende in esame la posizione dei procuratori, categoria a cui appartiene anche mio figlio Davide. E’ stato creato un articolo ad hoc per impedire ad un procuratore di esercitare se ha parenti in Federazione. Roba da fuori di testa” sbotta l’ex tecnico della Juventus.
La Figc ha provato a rimediare al problema cercando in corso d’opera di intervenire: “Mi hanno anche detto che avrebbero modificato quell’articolo, ipotesi che però io non ho voluto nemmeno prendere in considerazione. Non voglio che siano varate delle leggi per favorire la mia persona”. Una settimana fa, il presidente Carlo Tavecchio aveva dichiarato che la figura del direttore tecnico non fosse una priorità è che lo stesso Giampiero Ventura avrebbe ricoperto di fatto più ruoli.