Calcio

Italia, Briatore: “Spalletti arrogante, Allegri sarebbe il top da ct”

Flavio Briatore
Flavio Briatore - Foto Xavi Bonilla/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

“L’eliminazione dell’Italia agli Europei è stato uno shock, il più grande disastro nella storia della Nazionale. C’è stata grande confusione, sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano a testa bassa, non capivano la posizione. Non ho capito nemmeno la scelta di far giocare Fagioli. Forse c’è stata dell’arroganza da parte di Spalletti”. Lo ha dichiarato Flavio Briatore, intervenuto a “La Politica nel pallone” su Radio Rai Gr Parlamento. “Spalletti non ha creato un gruppo, avevamo una banda di giocatori impauriti, anche giocatori come Chiesa e Barella sembravano senza personalità – ha aggiunto Briatore -. Chiellini non era Pelè, ma non mollava e incitava i compagni. Invece adesso sembrava che stessero giocando una partitella di allenamento. Si può perdere, ma quello che non va bene è il modo in cui abbiamo perso: sembrava che quando l’arbitro fischiava la fine i nostri giocatori fossero contenti, sollevati”.

Sul futuro: Per me Allegri sarebbe il top come ct: non avrebbe più la pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza. Ci ho parlato quando la partita con la Svizzera ancora non era finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l’Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre nazionali, non siamo la Spagna. Nell’ultimo Europeo vinto non eravamo i più forti, ma c’era grande coesione”. “Se non ci fosse stato Donnarumma in vena di miracoli, avremmo preso cinque gol da tutti – ha aggiunto Briatore -. In questo momento non abbiamo giocatori di livello. La Francia è piena di giocatori che militano in Inghilterra, in Italia, in altri campionati. Invece i nostri, a parte Donnarumma, non li vuole nessuno all’estero”.

“Noi siamo partiti per gli Europei in pompa magna ma, visti i risultati tecnici e di organizzazione, se fossi ministro dello Sport smantellerei tutto – ha concluso -. Dopo l’Europeo con Mancini sono successe solo tragedie. La gente invecchia, e quando uno non ce la fa più e non è più motivato, deve lasciare il posto a qualcuno più motivato. Metterei gente giovane, fuori dalla politica, e tutti dovrebbero pensare a motivare i giocatori per vincere. Mancini, una volta capito il livello che avevamo, ha preferito andarsene e non fare queste figure. Adesso l’ho capito, e non si può biasimarlo”.

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