Calcio

Inter, Frank De Boer: “In campo per vincere e dominare l’avversario. Gabigol? Deve ambientarsi”

L'allenatore dell'Inter Frank de Boer - Paul Luberti - CC-BY-3.0

“Scendiamo in campo sempre per vincere, contro qualsiasi avversario. Domani dovremo avere pazienza”. Ha esordito così in conferenza stampa Frank De Boer alla vigilia del match Inter-Cagliari di domani pomeriggio alle ore 15:00. Il tecnico olandese ha voluto spiegare il proprio credo calcistico specificando gli aspetti da migliorare sul piano sia tattico che tecnico. “Dobbiamo capire che dobbiamo fare sempre lo stesso lavoro e non iniziare a giocare dopo 20 minuti o farlo fino al 60esimo. Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento per tutta la gara. Quando lo facciamo, facciamo un passo avanti importante. E’ un piccolo dettaglio per me, ma se non lo facciamo, gli avversari ci creano tanti pericoli. Secondo me ci sono due o tre cose da migliorare. Una è la fase difensiva, non è accettabile perdere palloni semplici. Dobbiamo migliorare e capire che non possiamo permetterci errori in quella fase del campo. Detto questo un risultato non deve cambiare la nostra filosofia di gioco. Vogliamo dominare contro ogni avversario. Lavoriamo su ogni dettaglio per diventare grandi”.

Sulla gara contro i sardi e sul rientro dei giocatori dalle nazionali l’allenatore nerazzurro si è così espresso: “Vogliamo vincere domani per essere vicini al vertice. Non possiamo più perdere punti, soprattutto a San Siro. Nazionali? Vorrei avere sempre tutta la rosa a disposizione ma dobbiamo accettare questi impegni”.

Infine due battute sul prossimo impegno di Europa League e sul possibile impiego di alcuni calciatori. “I ragazzi sono pronti per il tour de force che ci aspetta nelle prossime settimane, d’altronde quando un giocatore sta bene fisicamente non ha problemi a scendere in campo ogni tre giorni. Gabigol? Sta bene ma deve avere il tempo di ambientarsi. Sta lavorando duro a livello fisico e tattico ma ha bisogno di tempo e a Perisic e Icardi non rinuncio. Medel in difesa? Con il Cile lo ha fatto spesso. È un’opzione possibile”.

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