“Il mondo è cambiato: fino a qualche anno fa le proprietà di Inter e Milan erano nelle mani di due imprenditori italiani, perdipiù milanesi come me e Berlusconi, adesso siamo passati ai fondi. Vuole dire che è finita l’epoca del romanticismo”. Ernesto Pellegrini, ex presidente dell’Inter, intervistato da GR Rai, riflette sul passaggio di proprietà del club nerazzurro da Zhang al fondo californiano Oaktree. “Il mondo è diventato un po’ asettico ed è passato nelle mani di questi fondi: non si sa chi sono, cosa fanno. C’è di mezzo la finanza, evidentemente – continua – È una spersonalizzazione del calcio, ma non riguarda solo Inter e Milan. Dove andrà a finire questo calcio spersonalizzante? Difficile fare delle previsioni, perché è un mondo che sta cambiando, anzi è già cambiato e bisogna accettarlo così com’è”.
“Al tifoso interessa relativamente chi comanda e chi è il proprietario. Interessa solo che la squadra del cuore vinca. È successo così anche con Zhang, praticamente sparito da parecchi mesi: non si vede e non si sente. Tuttavia l’Inter è in buone mani: Marotta, Antonello, Ausilio sono tre grandi professionisti che hanno fatto molto bene. Rimpiango un po’ i miei tempi, ma ormai è acqua passata. Questa è la realtà di oggi e bisogna rispettarla”, conclude Pellegrini.