Sessantatré partite in dodici stadi, undici città coinvolte, trentadue squadre al via suddivise in otto gironi da quattro: il nuovo Mondiale per Club è pronto a partire. E Inter e Juventus conoscono adesso il loro cammino, quello dei gironi e non solo: possono dirsi soddisfatte perché c’erano pescate peggiori dalla terza e quarta fascia, mentre hanno delle big assolute – ma non in forma smagliante a sei mesi dal torneo, quindi conta zero – dalla prima fascia, i nerazzurri che non potevano pescare le europee il River Plate, i bianconeri che dovevano obbligatoriamente pescare un’europea il Manchester City. Ed è con le big che probabilmente le due rappresentanti del Bel Paese potranno provare a giocarsi il primo posto del girone, sarebbe importante in vista degli ottavi di finale. E’ quasi un imperativo categorico prendersi due vittorie nelle prime due con le altre, sempre col dovuto rispetto per le rappresentanti di Messico, Giappone, Emirati Arabi Uniti e Marocco, visto che lo scontro più complesso, sia per Inzaghi che per Motta, arriverà proprio nella terza e ultima giornata, e bisognerà arrivarci con la qualificazione in tasca per evitare di vivere una serata sportivamente drammatica.
Proiettandoci a giugno, l’Inter comincerà il suo cammino con i messicani del Monterrey, “I Raggiati”, club che nella sua storia purtroppo fa i conti anche con il tragico indicente stradale che provocò la morte di molti giocatori, fondato nel 1945 e con un ricco palmares a livello nazionale e di Champions CONCACAF, nonché rivale storica del Tigres. Il percorso dei nerazzurri proseguirà affrontando i giapponesi degli Urawa Red Diamonds: “I Rossi”, fondati nel 1950, sono legati a doppio filo con il colosso Mitsubishi, diventando particolarmente popolari nella terra del Sol Levante soprattutto dal ventunesimo secolo. Infine, Inzaghi chiuderà il suo girone contro il River Plate di Marcello Gallardo: squadra che ha ben poco bisogno di presentazioni, di recente due volte vincitrice della Copa Libertadores, “I Millionarios” sono una squadra decisamente leggendaria, fondata nel 1901 e con una bacheca immensa.
La Juventus, invece, esordirà con l’Al-Ain: è la squadra più titolata degli Emirati Arabi Uniti ed è stata fondata nel 1968, gioca le sue partite ad Abu Dhabi ed è soprannominata in patria come “Il Boss”. Poi, ecco per i bianconeri la sfida ai marocchini del Wydad Ac: la squadra di Casablanca, nella quale gioca Mbaye Niang dopo la salvezza da protagonista all’Empoli dello scorso anno, è stata fondata nel 1937 ed è una formazione, quella dei “Biancorossi”, storicamente tifata dalla borghesia del paese nordafricano. Infine, Motta chiuderà in bellezza il girone nella super sfida con il Manchester City di Pep Guardiola: a giugno, siamo sicuri, sarà all’altezza della situazione e non la brutta copia della splendida corazzata di questi anni.