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“Io sono fiero di esser nero italiano e di Cuneo” e “lotterò sempre” contro le “discriminazioni” e per non “farle passare per una cosa normale”: “vedere un signore insultare per il colore della pelle un calciatore è una vergogna!!!”. Lo ha scritto sui social l’ex portiere del Torino Lys Gomis, calciatore senegalese con cittadinanza italiana, che denuncia gli insulti razzisti ricevuti in occasione della partita di serie D Pdhae-Vogherese, finita 2-2. “Io – scrive Gomis – padre di una bimba che è frutto di una unione di due culture”, quella italiana e quella senegalese, “lotterò con tutte le mie forze perché siamo tutti uguali…chi è del sud chi è del nord chi è nero chi è bianco chi è giallo…chi è disabile…il razzismo è una vergogna e non deve passare per una cosa da stadio…oggi a fine partita è stato tutto assurdo…ma io sono fiero di esser nero italiano e di Cuneo…non giudico Voghera perché gli imbecilli sono ovunque” e “ringrazio i miei compagni che si sono stretti a me”. L’estremo difensore – che nel post gara, secondo i media locali, è salito sugli spalti – ha poi ricevuto le scuse sui social da parte del responsabile: “Ti chiedo perdono per quello che si è verificato oggi, non sono razzista, è stato un lapsus che mi è partito senza nemmeno accorgermene. Al ritorno a Voghera se accetterai le mie scuse, ti offrirò un aperitivo”, si legge nel messaggio reso pubblico (senza nome) da Gomis. Che risponde: “Ho apprezzato che hai capito il tuo errore e ti sei esposto. Questa è la dimostrazione che le cose possono cambiare”, scrive il portiere.
La Vogherese ha successivamente fornito la propria versione dei fatti della vicenda: “Esprimiamo solidarietà e vicinanza al giocatore Lys Gomis per gli inqualificabili insulti ricevuti. AVC Vogherese 1919 è totalmente estranea e contraria a ogni forma di razzismo e condanna fortemente le espressioni utilizzate ieri da uno spettatore nei confronti del portiere del Pont Donnaz. Allo stesso modo, ci sentiamo di condannare ogni forma di violenza, in particolare quella avvenuta ieri al termine della partita: gli sputi indirizzati da Gomis ai nostri giocatori, comportamento antisportivo che ha portato il portiere a ricevere il cartellino rosso e che hanno rappresentato la miccia di quanto accaduto in seguito; la corsa di Gomis e alcuni compagni di squadra in tribuna, scavalcando la recinzione degli spogliatoi, per farsi giustizia da soli, costringendo le forze dell’ordine a intervenire per evitare ulteriori escalation. Tutti episodi (le frasi razziste, gli sputi e la violenza in tribuna) che non dovrebbero mai accadere su un campo da calcio. Inoltre, al fine di tutelare l’immagine della società, dei propri tesserati e dei propri tifosi da alcune ricostruzioni emerse sugli organi d’informazione non sempre corrispondenti alla realtà, AVC Vogherese 1919 precisa che: 1) La persona che ha indirizzato espressioni razziste dalla tribuna nei confronti di Gomis non è un tesserato AVC Vogherese 1919 né in alcun modo collegato alla società; 2) Non è stato effettuato nessun coro razzista da parte dei sostenitori della Vogherese, si è trattato di espressioni rivolte da una singola persona; 3) AVC Vogherese 1919 e la città di Voghera sono quanto di più lontano ci sia dal pensiero razzista, come dimostra l’affetto che quotidianamente ricevono i nostri giocatori Eyram Leveh e Chiemerie Micheal, entrambi di origine africana”.
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