Calcio

Inchiesta ultras, perquisito anche il rapper Emis Killa

Stadio Meazza San Siro
Stadio Meazza San Siro - Foto LiveMedia/Gianluca Ricci

Figura anche il nome del rapper Emis Killa tra coloro perquisiti nel corso del blitz di ieri mattina che ha portato all’arresto di 19 persone. Il 34enne, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, compare negli atti delle indagini sugli ultrà delle curve milanesi come in “rapporti” con Luca Lucci, capo degli ultras rossoneri della Curva sud, ora in carcere. Da quanto si è saputo, il rapper non risulta indagato è si è trattato di una perquisizione “presso terzi”.

Dalle indagini, si legge negli atti, “sono emerse le ambizioni imprenditoriali di Lucci: il suo ruolo di capo della Curva Sud gli ha consentito di tessere, soprattutto con noti artisti italiani (Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun, Guè Pequeno), relazioni di carattere lavorativo nel settore musicale”. E ciò gli ha consentito “di aumentare – scrive il gip – in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale, sia internazionale, facendo leva sull’intraprendenza del suo fedelissimo Hagag Islam, già in contatto con alcuni imprenditori operativi nel settore, molti dei quali di origine calabrese”

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