C’è anche il nome di Francesco Graziani, detto Ciccio, nelle carte dell’inchiesta Echidna, sugli interessi della ‘ndrangheta nei lavori e nei cantieri dell’autostrada Torino–Bardonecchia. Il campione del mondo del 1982 è estraneo all’inchiesta dei carabinieri dei Ros e della Dda torinese, ma il suo nome è emerso in relazione a una telefonata che Roberto Fantini, uno degli indagati che si trova agli arresti domiciliari, fece nel 2020, non sapendo di essere intercettato: “Io ho già dato in maniera anonima, ho già dato, perché mi aveva dato il suo iban. Gli ho mandato i soldi attraverso Graziani, Ciccio Graziani. Poi avevo detto che volevo rimanere anonimo, che lui non lo sapesse che io avevo contribuito“.
Così spiega il gip Luca Fidelio nell’ordinanza: “La sera del 17 dicembre 2020, alle 20, una conversazione intercorsa tra ex l’calciatore Francesco Graziani e Antonio Esposito (interessato da una vicenda giudiziaria differente) permetteva di acquisire ulteriori informazioni sulla precedente raccolta di denaro effettuata in favore dello stesso Esposito. Quest’ultimo infatti chiedeva a Graziani a quanto ammontava il contributo versato nell’occasione in cui anche Roberto Fantini aveva pagato 1500 euro. Graziani rispondeva di non ricordare di preciso se avesse versato una somma di denaro, che quantificava in circa 2000 o 2500 euro: “mo’ non me lo ricordo quanto avevo messo. Mi sembra che avevo messo 1500, non me lo ricordo ora Tonino, francamente non me lo ricordo, ma non so se ci ho messo 2000-2500“.